Trovare il tempo per… perdere tempo

Il tempo è il bene più prezioso.

Questa frase la sentiamo pronunciare spesso e ne siamo consapevoli tutti i giorni, mentre cerchiamo di destreggiarci tra i più disparati impegni e appuntamenti (certo, sicuramente meglio così che quando, in periodo Covid, eravamo obbligati a rimanere chiusi in casa!).

Già gli antichi filosofi, in un’epoca “non sospetta”, in cui probabilmente le persone erano meno indaffarate e stressate, si interrogavano sul problema del tempo.

Seneca, nel suo trattato “De brevitate vitae”, afferma che il tempo, bene più prezioso, viene sprecato dagli uomini come se fosse infinito o non avesse valore e solo quando si è in pericolo di vita e ci si rende conto che il tempo a disposizione sta per finire, allora ci si dichiara pronti a tutto per poterne avere di più.

Come possiamo, quindi, occupare al meglio il nostro tempo libero? Cosa possiamo fare quando riusciamo a ritagliarci qualche spazio dagli impegni quotidiani?  Di belle idee e buoni propositi di sicuro ognuno di noi ne ha in abbondanza.

A me, per esempio, piacerebbe potermi dedicare di più agli altri, facendo volontariato, o ancora trascorrere del tempo con la mia famiglia, concedendoci qualche viaggetto ogni tanto o, perché no, organizzare qualche uscita con le amiche che si lamentano di vedermi poco…

Presa dal tentativo di pianificare tutto ciò che ho per la mente, rimango improvvisamente spiazzata da un’omelia che ho il piacere di ascoltare durante una Messa. Il parroco predica di “trovare il tempo per perdere tempo”.

Ma come? Non dobbiamo dare valore al tempo che abbiamo a disposizione ed occuparlo con momenti di qualità?

Sicuramente sì… ma il messaggio, in questo caso, è diverso: dobbiamo trovare anche il tempo per pensare, per fermarci e per stare in silenzio. Insomma, perdere un po’ del nostro prezioso tempo per “non fare niente”.

Un illustre esempio di questo concetto ci è stato trasmesso da Madre Teresa di Calcutta, la quale affermava che “bisogna avere tempo per pensare, tempo per pregare e tempo per amare”; dal primo deriva tutto il resto:

Il frutto del silenzio è la preghiera
Il frutto della preghiera è la fede
Il frutto della fede è l’amore
Il frutto dell’amore è il servizio
Il frutto del servizio è la pace.

Decido quindi di annullare la gita prevista per quella domenica pomeriggio di sole (per la felicità della mia famiglia) e mi siedo in atteggiamento pensante nel terrazzo di casa, sperando che questo mio gesto dia inizio ad un mondo migliore.

Dopo cinque minuti però la mente mi si affolla di poco nobili pensieri e dalla presa di coscienza delle tante cose che ho da fare, per cui chiudo la sdraio della meditazione e mi metto a pulire la casa…

Tornando a Seneca… ma quanto aveva ragione?! Disperdiamo la nostra vita in tante occupazioni, senza avere la piena consapevolezza che essa ci è stata elargita in abbondanza, ma per il compimento delle cose più importanti.

Mi riprometto, quindi, di riprovarci la prossima domenica, sempre che non abbia da stirare…

Giovanna Borromini